La castanicultura
Il Marrone di Roccadaspide IGP
L’IGP (Indicazione Geografica Protetta) è un riconoscimento dato dalla Comunità Europea in cui si specifica che una determinata area ha delle caratteristiche peculiari che rendono il prodotto della zona unico e non riproducibile al di fuori di essa. L’istanza originaria per la richiesta dell’IGP “Marrone di Roccadaspide” fu presentata nel 2002 dalla Cooperativa “Il Marrone” (www.ilmarrone.com) , con sede in Roccadaspide (SA) e riconosciuta nel Marzo 2008; l’iscrizione al Registro Nazionale delle Denominazioni e Indicazioni Geografiche Protette è avvenuta con provvedimento ministeriale del 01/04/2008, pubblicato sulla GU N.91 del 17/04/2008, unitamente al Disciplinare di produzione, in cui è riportata l’area geografica in cui viene coltivato e le regole da rispettare durante il processo produttivo.
Il “Marrone di Roccadaspide IGP” si distingue per una pezzatura media dei frutti di circa 80-85 marroni per Kg (in determinate zone, come in località Ulano di Roccadaspide, raggiunge una pezzatura di 50/60 frutti per kg) e per la forma prevalentemente semisferica, a volte rotondeggiante. La buccia (pericarpo) è sottile e di colore castano bruno, tendenzialmente rossastra, con strie scure poco evidenti, facilmente distaccabile. Un carattere distintivo di questo prodotto è la polpa bianco-lattea, consistente e il notevole contenuto zuccherino che lo rende molto gradito anche per il consumo allo stato fresco e la tessitura croccante e poco farinosa. le pregevoli caratteristiche tecnologiche dei frutti, il “Marrone di Roccadaspide IGP” è tra le poche varietà di castagne campane a potersi definire botanicamente e merceologicamente "tipo marrone" ed è per questo particolarmente richiesto per la lavorazione industriale (oltre il 90% della destinazione commerciale),pur restando egualmente interessante anche per la destinazione al mercato del fresco, per l’impiego soprattutto come caldarroste. Per le buone caratteristiche organolettiche, l’industria li utilizza principalmente per la produzione di marron glacés, marmellate, castagne al rum, puree. Deliziosi i dolci della tradizione locale che utilizzano queste castagne come materia prima di qualità.
Il “Marrone di Roccadaspide IGP” è considerato tra le migliori castagne prodotte in Campania, ciò non solo per la qualità intrinseca della varietà, ma anche per il terreno e il clima favorevole che contribuiscono ad esaltare il livello qualitativo del prodotto. Un'altra caratteristica agronomica da non disprezzare è l’elevata produttività, in media 1,5–2 tonnellate/ettaro con punte di 5-6 tonnellate/ettaro, su di una superficie coltivata di circa 4200 ettari.
L’ area geografica di produzione è abbastanza vasta, localizzata nella provincia di Salerno, comprende gli Alburni, il Calore Salernitano e una parte del Cilento, coincidente in larga misura con il territorio del Parco Nazionale Del Cilento e Vallo di Diano (i Comuni interessati sono 70).
Nel solo territorio di Roccadaspide c’è una produzione media annua di marroni di oltre 30.000 quintali che rappresenta il 50% della produzione annua dell’intera area geografica IGP (mediamente 5-6 mila tonnellate annue).Il “Marrone di Roccadaspide IGP” partecipa a circa il 50% dell’intero raccolto di castagne della provincia di Salerno. Il 10-15% circa della produzione viene consumata allo stato fresco, la restante quota è destinata all’industria di lavorazione e trasformazione, considerata la buona versatilità del prodotto e il suo impiego in tante preparazioni. Altre varietà coltivate nell’area geografica IGP sono l’Inserta (Nzerta, Zerta), di piccole dimensioni (circa 110/120 castagne per un kg) e la Castagna rossa, destinate quasi esclusivamente al consumo fresco. La speranza è che l’ambito riconoscimento “IGP del Marrone di Roccadaspide” possa determinare una spinta per gli operatori della filiera ad aderire al sistema di certificazione e all’utilizzo del marchio per la commercializzazione, specie all’estero, del prodotto.